Enescu’s Oedipe at Cagliari


Oedipe a Cagliari
Recensione di Lanfranco Visconti
Il Teatro Lirico di Cagliari pur attraversando, come risaputo, un periodo difficile sotto il profilo strettamente finanziario da cui – con lo sforzo e l’impegno di tutte le maestranze e, soprattutto, di tutte le istituzioni pubbliche e private alle quali dovrebbero stare piu a cuore le sorti e il bene della cultura musicale regionale e nazionale -, ci auspichiamo riesca anche con sacrifici ad uscire, ha inaugurato la stagione lirica e di balletto 2005 con “Oedipe”, tragedia lirica in 4 atti del rumeno George Enescu, su libretto di Edmond Fleg, in una nuova produzione dello stesso Teatro Lirico, in prima esecuzione assoluta in Italia e in versione originale francese.
I responsabili del Teatro hanno così voluto perseverare nel percorso iniziato con successo di pubblico e di critica nel 1998 con “le Fate” di Wagner, proseguito nel 1999 con “Dalibor” di Smetana, nel 2000 con “Gli stivaletti” di Cajkovskij, nel 2001 con “Elena egizia” di Strauss, nel 2002 con “Euryanthe” di Weber, nel 2003 con “Opricnik” di Cajkovskij e “Alfonso und Estrella” di Schubert, nel 2004.
Rappresentata per la prima volta all’Opéra di Paris il 13 Marzo 1936, l’opera trae ispirazione sia dagli antichi miti greci sia dall’Edipo re e dall’Edipo Colono di Sofocle ed è imperniata sul tragico ed inesorabile destino di Edipo, figlio del re dei tebani, Laio, e di sua moglie Giocasta, che secondo la profezia dell’oracolo uccise suo padre e sposo sua madre.
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